Management clinico: Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità dell’assistenza

Negli ultimi anni, sono intervenuti dei cambiamenti nelle caratteristiche demografiche della popolazione, questo ha determinato modifiche nelle organizzazioni di servizi alla persona, inoltre l’ emergenza infermieristica ha fatto sì che l’ OSS fosse visto come una risposta a tale criticità. I presupposti giuridici derivano da due  condizioni: il nuovo profilo professionale dell’infermiere e dell’ ostetrica (D.M. 14 settembre 1994, n.739 e n. 740) e la necessità di attribuire alcune attività ad una nuova figura tecnica.

Il legislatore ha definito la nuova figura dell’ Operatore Socio Sanitario con un apposito Accordo sancito dalla Conferenza Stato Regioni del 22 febbraio 2001.

L’ introduzione della figura dell’ operatore socio sanitario risponde alla necessità del SSN di creare una figura di supporto preparata con profili di competenza ampliati, con il mandato di dare risposte flessibili ed integrate , oltre  a  permettere la riorganizzazione professionale dei  diversi ruoli.

Dal 2002 ad oggi il dibattito all’ interno della professione infermieristica, e nella letteratura del settore è stato notevole e faceva riferimento allo sviluppo ed alla valorizzazione delle funzioni infermieristiche e agli ambiti di attività della nuova figura professionale. Alcuni studi segnalano che i dubbi legati all’ inserimento di questa nuova figura riguardano la definizione di nuove modalità organizzative, le strategie di inserimento, l’ assegnazione di attività e la responsabilità professionale.

L’ inserimento dell’ OSS nei percorsi assistenziali ha  nel tempo manifestato delle criticità legate a:

–        alla presenza di modelli organizzativi non orientati alla presa in carico del paziente cliente,

–        la scarsezza di strumenti operativi che favoriscano la presa in carico ed i processi di integrazione,

–        lo scarso dibattito sui modelli concettuali di riferimento,

–        assenza di condivisione sugli standard di dotazione del personale.

Al tempo stesso l’ inserimento di questa figura  ha manifestato delle positività:

-     una normativa che regolamenta il ruolo dell’ OSS e che rende possibile l’ utilizzo di  questa figura  in  contesti diversi, 

-     la definizione chiara della dipendenza gerarchica dell’ OSS delle   figure  professionali preposte,

-     la spinta a processi di responsabilizzazione di infermiere ed ostetriche.

L’ inserimento e la gestione del personale di supporto sono attività complesse che devono prevedere l’ impegno di tutta l’ organizzazione e delle figure professionali che operano nell’ Unità Operativa. La piena valorizzazione di questa figura professionale richiede un clima di partecipazione e collaborazione volto al conseguimento di obiettivi comuni .

Inoltre la professionalità dell’infermiere contempla e richiede continuamente che esso sappia relazionarsi  in modo efficace ad interlocutori diversi (pazienti, famigliari, colleghi, O.S.S, medici,…).

Spesso, nei vari contesti professionali, la comunicazione viene trascurata e vissuta come una dimensione legata esclusivamente alla spontaneità, interpretata come una “dote naturale” presente in misure diverse in ciascuno di noi e non modificabile nelle sue caratteristiche essenziali.

Comunicare è invece, a tutti gli effetti, una competenza e, in quanto tale, può essere sviluppata, al pari delle altre abilità presenti nel bagaglio professionale di ciascuno. Comunicare in modo efficace richiede attenzioni ed abilità che vanno oltre la dimensione razionale del “saper parlare”, fino ad abbracciare la dimensione emozionale del “saper entrare in relazione” con l’altro. Lo sviluppo delle proprie competenze comunicative e relazionali, permette anche all’infermiere di ottenere l’accettazione ed il riconoscimento del proprio ruolo, in un contesto sanitario sempre più complesso, dove per operare efficacemente all’interno di equipe multifunzionali è fondamentale la chiarezza ed il riconoscimento dei ruoli di ciascuno.

Di qui l’importanza che l’infermiere sviluppi le proprie competenze di leadership, così da condurre il proprio gruppo di lavoro verso l’univoca direzione dell’assistenza al paziente, evitando che si inneschino dinamiche competitive, anziché collaborative tra colleghi

Crediti
24,4
Discipline
  • Allergologia ed immunologia clinica
  • Anatomia patologica
  • Anestesia e rianimazione
  • Angiologia
  • Assistente sanitario
  • Audiologia e foniatria
  • Biochimica clinica
  • Biologo
  • Cardiochirurgia
  • Cardiologia
  • Chimica analitica
  • Chirurgia generale
  • Chirurgia maxillo-facciale
  • Chirurgia pediatrica
  • Chirurgia plastica e ricostruttiva
  • Chirurgia toracica
  • Chirurgia vascolare
  • Continuità  assistenziale
  • Dermatologia e venereologia
  • Dietista
  • Direzione medica di presidio ospedaliero
  • Educatore professionale
  • Ematologia
  • Endocrinologia
  • Farmacia ospedaliera
  • Farmacia territoriale
  • Farmacologia e tossicologia clinica
  • Fisica sanitaria
  • Fisioterapista
  • Gastroenterologia
  • Genetica medica
  • Geriatria
  • Ginecologia e ostetricia
  • Igiene degli alimenti e della nutrizione
  • Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche
  • Igiene prod., trasf., commercial., conserv. E tras. Alimenti di origine animale e derivati
  • Igiene, epidemiologia e sanità  pubblica
  • Igienista dentale
  • Infermiere
  • Infermiere pediatrico
  • Laboratorio di genetica medica
  • Logopedista
  • Malattie dell'apparato respiratorio
  • Malattie infettive
  • Malattie metaboliche e diabetologia
  • Medicina aeronautica e spaziale
  • Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro
  • Medicina dello sport
  • Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza
  • Medicina fisica e riabilitazione
  • Medicina generale (medici di famiglia)
  • Medicina interna
  • Medicina legale
  • Medicina nucleare
  • Medicina termale
  • Medicina trasfusionale
  • Medicine alternative
  • Microbiologia e virologia
  • Nefrologia
  • Neonatologia
  • Neurochirurgia
  • Neurofisiopatologia
  • Neurologia
  • Neuropsichiatria infantile
  • Neuroradiologia
  • Odontoiatria
  • Oftalmologia
  • Oncologia
  • Organizzazione dei servizi sanitari di base
  • Ortopedia e traumatologia
  • Ortottista/assistente di oftalmologia
  • Ostetrica/o
  • Otorinolaringoiatria
  • Patologia clinica (laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologia)
  • Pediatria
  • Pediatria (pediatri di libera scelta)
  • Podologo
  • Psichiatria
  • Psicologia
  • Psicoterapia
  • Radiodiagnostica
  • Radioterapia
  • Reumatologia
  • Sanità  animale
  • Scienza dell'alimentazione e dietetica
  • Tecnico audiometrista
  • Tecnico audioprotesista
  • Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare
  • Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro
  • Tecnico della riabilitazione psichiatrica
  • Tecnico di neurofisiopatologia
  • Tecnico ortopedico
  • Tecnico sanitario di radiologia medica
  • Tecnico sanitario laboratorio biomedico
  • Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva
  • Urologia
Data
13 e 20 Marzo 2014
Numero accreditamento
3174-85482
Luogo

Aula Comunale

Via Vittorio Veneto 21

Pordenone

Allegato
Pordenone_13 e 20 marzo 2014.pdf
Partecipanti ammessi
40
Posti disponibili
1
Costo iscrizione
  • Iscritti al sindacato NurSind : € 25,00
  • Non Iscritti al sindacato Nursind: € 50,00